Dove e quando

La visualità all’intersezione delle discipline umanistiche e tecnologiche

La sempre crescente interazione tra discipline umanistiche e tecnologiche ha portato alla progressiva maturazione della consapevolezza di come una efficace sinergia tra questi due ambiti del sapere possa condurre a notevoli progressi per entrambi gli ambiti, a livello teorico, metodologico e pratico. La ricerca sulla visualità può trarre giovamento in modo speciale da una tale contaminazione dei saperi. Da un lato, infatti, sono molteplici le potenzialità che la tecnologia offre alla ricerca umanistica sulla visualità, ad esempio in termini di tecniche per raccogliere, elaborare ed archiviare immagini. Dall’altro, le scienze umane e sociali rappresentano una sorgente d’ispirazione e una base teorica fondamentale per la progettazione e lo sviluppo di nuove tecnologie visuali e multimodali, più decisamente centrate sull’uomo e consapevoli delle capacità percettive e cognitive dei propri utenti. Inoltre, sono sempre più comuni le esperienze di progetti condotti da team multidisciplinari con competenze umanistiche e tecnologiche e il work-programme di Horizon Europe per gli anni 2021-2022 sottolinea ulteriormente l’importanza di un approccio sinergico. Anche all’interno del nostro Ateneo le iniziative multidisciplinari in questa direzione vanno consolidandosi, come dimostrano lo stesso Centro Interdipartimentale sulla Visualità e, con particolare riferimento alle iniziative che coinvolgono le discipline umanistiche e l'area di Ingegneria, le attività condotte da tempo dal centro di ricerca Casa Paganini – InfoMus, il corso di laurea magistrale e di dottorato in Digital Humanities. L’obiettivo di questo evento è triplice: (1) presentare e discutere casi esemplari di ricerca multidisciplinare sulla visualità e la multimodalità, partendo dalle esperienze vissute dai membri del Centro, (2) fornire spunti ed esempi di come la tecnologia possa supportare la ricerca umanistica sulla visualità e sulla multimodalità e di come la ricerca umanistica possa essere fonte di ispirazione per l’innovazione tecnologica, (3) stimolare nuove collaborazioni tra discipline umanistiche e tecnologiche da sviluppare nell’ambito del Centro.

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